Percorso di crescita personale

Il percorso di crescita personale non è per tutti, avviene quando si è pronti.   

Può scaturire da un problema o un momento di crisi che la vita ci mette davanti per segnalarci che è ora di passare ad un livello successivo, oppure è annunciato da un senso di insoddisfazione anche quando non ci sembra che ci siano reali motivi per essere insoddisfatti. O ancora può accadere che iniziamo a trovare interessanti argomenti nuovi e diversi dai soliti, che ci spingono a cercare qualcosa che dia un senso più ampio alla nostra esistenza. Maslow si è reso conto che l’essere umano oltre ai bisogni di nutrimento, sicurezza, affetto, relazioni, sviluppo delle proprie capacità e riconoscimento sociale, ad un certo punto, sente il bisogno di ritrovare la propria parte più autentica ovvero il proprio sé. Chiama questo bisogno autorealizzazione e lo mette all’apice della sua piramide dei bisogni collegandolo alle esperienze di picco. Per usare le parole di Maslow:  In questi momenti l’individuo diventa più pienamente se stesso, più forte nella realizzazione delle sue capacità, più vicino all’essenza del suo essere, più pienamente umano…  

Percorso di crescita personale - Luca Melloni counselling e cambiamento

Fasi della vita 

Durante l’arco della sua vita l’essere umano passa in modo naturale attraverso diverse fasi che hanno specifici talenti e richiedono specifiche esigenze. Spesso, nella nostra società consumistica, viene dato valore e visibilità principalmente alla fase di giovane adulto, così accade che un adolescente vorrebbe essere più vecchio ed una persona matura non vorrebbe mai invecchiare finendo per vestirsi, comportarsi e pensare come avrebbe fatto nella giovinezza. Tra tutte le fasi della vita quelle dell’infanzia e dell’adolescenza sono comunemente riconosciute, la giovinezza è socialmente apprezzata, mentre le fasi successive sono trascurate e poco valorizzate. Può accadere che tali passaggi non siano pienamente compresi e vengano scambiati per problemi o momenti di crisi.  

 

Qualità della vita     

Il miglioramento della qualità della vita comincia ristabilendo quel rapporto di fiducia ed apertura che ci consente di ricontattare la nostra parte più autentica. Quando eravamo bambini eravamo esseri aperti e fiduciosi, in contatto coi nostri bisogni e capaci di esprimere a fondo i nostri desideri, ma non conoscevamo il mondo e non sapevamo come comportarci. Crescendo abbiamo incontrato molti maestri, a partire dai nostri genitori passando dalla scuola e dalla società in cui viviamo, che ci hanno insegnato a comprendere il mondo e a stare alle sue regole. Ma l’adattamento ha un prezzo che spesso è la perdita di spontaneità e apertura nei confronti della vita, degli altri e di noi stessi.   

 

Case histories

Carlo
Francesca
Eleonora
Carlo

Carlo, un uomo di successo di 45 anni, è venuto da me perché si era innamorato di una collega più giovane di lui ed era confuso su come avrebbe dovuto agire. Dichiararsi lo avrebbe messo in difficoltà sia perché era sposato, sia perché aveva paura di essere rifiutato. Del resto l’idea di lasciare perdere lo faceva ripiombare nel grigiore da cui i sentimenti per la ragazza lo avevano fatto uscire. Lavorando su questi temi è emersa una nuova cornice interpretativa di ciò che gli accadeva; questo gli ha permesso di conoscersi più in profondità e di fare delle scelte di vita più consone ai suoi reali bisogni. 

Francesca

Apparentemente Francesca non aveva nessun problema:  aveva cresciuto due figli e aveva un buon rapporto col marito, la sua posizione economica era soddisfacente e le sue relazioni sociali erano buone. Si è rivolta a me per un senso di insoddisfazione che non riusciva a capire, soprattutto così in contrasto con la sua vita tranquilla, tanto che mi aveva chiesto di farlo tacere. L’abbiamo fatto parlare, invece, e nel cercare di trovare le ragioni di questa insoddisfazione il lavoro è andato particolarmente in profondità facendo emergere alcuni tratti distintivi del suo carattere e accompagnandola in un percorso di espressione di alcune parti di sé che si sono manifestate in una maggiore vitalità e nel ritrovato contatto con il suo istinto. Oggi quel senso di insoddisfazione si è trasformato in una crescente progettualità e apertura alla vita.   

Eleonora

Eleonora era una ragazza di trent’anni che si sentiva sempredifetto. Nonostante si impegnasse molto in quello che faceva e raggiungesse anche buoni risultati, per lei, niente era mai abbastanza soddisfacente. Bastava poi un qualunque insuccesso perché si sentisse profondamente sbagliata tanto che, a volte, buttava tutto all’aria creando problemi nel lavoro e nelle relazioni personali. Alla fine del percorso, per festeggiare i suoi successi,  mi scrive: “Ma ora ho decollato da sola. No, non da sola. Tu mi hai fatto vedere, assaporare, fidarmi delle mie basi! Mi hai insegnato a provare fiducia e potenziare gli strumenti che ho sempre avuto dentro. Senza di te? Sarei ancora il brutto anatroccolo.” 

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